mercoledì 11 maggio 2011

Storia di un giovane panettiere ...

Nel 1980 mio nonno Bondì Michele, tornato dal Venezuela con un bel gruzzoletto, decide di aprire il panificio Spighe d'Oro, con sede in Ventimiglia di Sicilia.
Proprio qui ho iniziato a muovere i primi passi, giocando con gli impasti rimanenti, lanciandoli con forza verso il tetto, e divertendomi nel vederli cadere per terra nonostante le imprecazioni di mio padre.
Vi racconto un aneddoto che vi farà capire qualcosa in più di me: siamo in laboratorio, i grandi stanno lavorando...a un certo punto per curiosare e capire quali ingredienti stavano dentro l'impastatrice, appoggiando lel manine (perchè a quel tempo avevo solo 5 anni), con la testa quasi dentro l'impastatrice, arriva un fulmine a ciel sereno.
Mio nonno non accorgendosi della mia presenza, chiude il coperchio dell'impastatrice, colpendomi il centro della testa. Non sto a raccontarvi i pianti che mi sono fatto.
Questa è stata la motivazione principale per cui mio padre si è scagliato contro mio nonno, il "grande maestro". Ma per fortuna la pace in seguito ha regnato sovrana!
Posso dire che questo colpo di testa è stato decisivo in tutti i sensi, perchè da quel momento dopo avere visto toscanini, brioscine e panini vari girarmi vorticosamente sulla testa come se fossero le stelline dei cartoni animati, nasce l'interesse per l'arte della panificazione. E vi dirò di più .. apprendo anche da questa esperienza la mia prima lezione di vita.
La tensione causata dal litigio tra mio padre e mio nonno, è stata una sana tensione, che una volta superata ha portato a una maggiore produttività.  
Inizia il mio percorso scolastico, ma non smetto mai di frequentare il laboratorio. Per assurdo anche tra i banchi di scuola pensavo a quanto fosse meglio l'odore del pane in pasta e la stanchezza di fine giornata, piuttosto che stare seduto ad ascoltare le lezioni del docente in una grigia aula di scuola.
Finalmente completo gli studi così da dedicarmi totalmente alla mia passione. Di giorno in giorno apprendo (grazie alla pazienza di mio padre) l'arte e la gestualità che sta dietro la lavorazione della famiglia Bondì.
Queste le sacre parole di mio padre: "Michele, mettiti da questa parte! Guarda come faccio io ... devi fare così!". Oggi capisco l'importanza di quelle semplici parole, perchè leggo tra le righe la sua voglia di tramandare una tradizione viva da tre generazioni.
Ed eccomi quà ... mi chiamo Bondì Michele, ho 20 anni e sono la mascotte del gruppo dei futuri pasticceri sponsorizzati dalla scuola R.E.M di Palermo.
Vi aspetto tutti al panificio di mio padre, sito in Ventimiglia di Sicilia, che quasi con un tocco di orgoglio, ha deciso di personalizzare l'insegna in "Bondì Biagio".
Quindi ... se vi trovate in Via Nuccio Grillo, non cercate più l'insegna Spighe d'Oro, ma il nome di mio padre vi accoglierà a braccia aperte!

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